sabato 31 ottobre 2015

il Sibilo...

Un piccolo assaggio di un altro racconto...

Tratto dal racconto IL SIBILO di Elisa Michielan ambientato sulle montagne della Val di Zoldo sul sentiero che porta al lago delle streghe nel Bosconero.

.... Un fragore lontano interruppe l'idillio, uno scroscio improvviso... Un Sibilo tra le foglie, un altro albero stanco che si è accasciato per la troppa acqua. La terra sotto crepa, muore senza lo scambio con le sue radici, diventa una terra scivolosa, priva di vita, pericolosa. Fu questo il motivo per cui decidemmo di prendere una piccola deviazione, un sentiero stretto e ripido ma che sembrava molto più sicuro del precedente...

L'aria inizia ad essere pungente, fresca ... fredda, nonostante il movimento continuo entrava nelle ossa, il sole non filtrava più tra le fitte chiome e non riscaldava più i nostri volti, il Bosco perdeva man mano i bei colori verdi  accesi e iniziava a scurirsi... diventava nero, cupo.

Un Sibilo e ...Tic, il primo... Una piccola minuscola goccia di pioggia è filtrata e caduta sulla mia spalla, il cielo che piange, che ci avverte di dover tornare indietro...

L'acqua impetuosa che sgorga dalla cima della montagna, si fa strada prepotente tra le rocce, le leviga, le scalfisce, le flagella, le riduce in piccoli pezzi, in sassolini innocui e per fare tutto questo urla con una voce bassa, tuona, rompe il suono ritmato delle gocce di pioggia, spaventa ma da speranza, il suo tuonare ci risveglia e ci dà la speranza che lungo questa via non c'è solo ombra e oscurità,  l'acqua è vita, è gioia...

Purtroppo il fragore delle cascate era sempre più lontano e le gocce di pioggia pia piano facevano spazio alla nebbia fitta, eravamo in alto ormai,  probabilmente sopra i mille metri e le nuvole avvolgevano la montagna.
Il grigiore entrava dentro noi correva tra i rami e si prendeva con l'umidità le nostre ossa, dovevamo trovare un piccolo spiazzo per posizionare la nostra tenda e poterci riparare...decidemmo di passare lì la notte, nel BoscoNero.