mercoledì 17 gennaio 2018

Danta di Cadore, la perla del Comelico superiore



What if there was no light?

Nothing wrong, nothing right?
What if there was no time?
And no reason, or rhyme?
What if you should decide
That you don't want me there by your side?
That you don't want me there in your life?

What if I got it wrong?
And no poem or song
Could put right what I got wrong
Or make you feel I belong
What if you should decide
That you don't want me there by your side?
That you don't want me there in your life?

Oooooooh that's right
Let's take a breath, jump over the side
Oooooooh that's right
How can you know it if you don't even try?
Oooooooh that's right

Every step that you take
Could be your biggest mistake
It could bend or it could break
But that's the risk that you take
What if you should decide
That you don't want me there in your life?
That you don't want me there by your side?

Oooooooh that's right
Let's take a breath, jump over the side
Oooooooh that's right
How can you know it when you don't even try?
Oooooooh that's right

Oooooooh that's right
Let's take a breath, jump over the side
Oooooooh that's right
You know that darkness always turns into light
Oooooooh that's right



E se non ci fosse luce?


Niente di giusto, o di sbagliato?


E se non ci fosse tempo?


Cosa accadrebbe se tu dovessi decidere


E nessuna ragione o rima?


Che non mi vuoi lì nella tua vita?


Che non mi vuoi lì al tuo fianco?


Potrebbe porre rimedio ai miei errori


Cosa accadrebbe se sbagliassi?


E nessuna poesia o canzone


Cosa accadrebbe se tu dovessi decidere


O farti sentire che ti appartengo


Che non mi vuoi li al tuo fianco?


Oooh è giusto


Che non mi vuoi lì nella tua vita?


Oooh è giusto


Facciamo un respiro, passiamo ad altro


Potrebbe essere il tuo più grande errore


Come puoi saperlo quando non ci provi mai?


Oooh è giusto


Ogni passo che fai


Potrebbe svoltare o finire


Che non mi vuoi lì al tuo fianco?


Ma questo è il rischio che corri


Cosa accadrebbe se tu dovessi decidere


Che non mi vuoi li nella tua vita?


Oooh è giusto


Prendiamo respiro, passiamo ad altro


Facciamo un respiro, passiamo ad altro


Oooh è giusto


Come puoi saperlo quando non ci provi mai?


Oooh è giusto


Oooh è giusto


Oooh è giusto


Oooh è giusto


Lo sai che il buio si trasforma sempre in luce


martedì 4 aprile 2017

La creazione del...Formaggio 

Da tutta questa storia, quella del formaggio intendo, ho capito una cosa: la costanza, la dedizione e la passione sono la chiave per un risultato finale più che soddisfacente. È un po' come con i figli, cerchi di prepararti al meglio prima, ti documenti, sfogli libri, cerchi di osservare le altre famiglie, tenti una via educativa con i nipoti o con i figli dei vicini; ed è così per il formaggio che nasce come un idea, un desidero di realizzazione ma che prima necessità di informazioni, consigli, letture, ricerche, acquisti magari un libro senza troppe pretese, ti procuri gli strumenti del "mestiere", cerchi di trovare l'ispirazione dagli insegnamenti e dai consigli di qualcuno....ma è soltanto quando realizzi finalmente l'idea di essere padre e al tempo stesso creatore di una  forma di formaggio che arriva la parte più dispendiosa, ti eri prospettato una situazione, ti eri fatto un tuo schema mentale, ti eri preparato le possibili soluzioni ad eventuali imprevisti e invece è tutto diverso, ma sicuramente più bello, più emozionante, più appagante. 

Ed è lì che inizia il vero lavoro, quello di educatore, di modellatore di quelle piccole forme che sono i figli stando attenti alle loro esigenze di spazio, ossigeno, calore e affetto con tanta dedizione, passione e costanza giorno dopo giorno facendosi trovare sempre pronti ed accorti con tanta attenzione. 

Appena usciti dal pentolone li accogliamo nelle fascere e li teniamo in un ambiente caldo a stretto contatto con le nostre mani ancora calde e gocciolanti di siero che lentamente si allontana...iniziano a prendere forma e allora le  rigiriamo e le diamo quel poco di sale che è il nostro imprinting iniziale. 

Lasciamo poi che facciano i loro primi riposini perché il viaggio è stato molto stancante e devono riposare..le accudiremo e le osserveremo cambiare nei piccoli tratti sempre con un pizzico di sale da non farle sentire sole ma protette e coccolate. Saremo lì pronti a correggere qualche piccolo difetto, se serve con interventi decisi e perché no magari ricorrendo a dei consigli altrui che ci possono aiutare. Le faremo crescere, le faremo conoscere perché le cose belle vanno condivise, le faremo maturare e concederemo loro di sbagliare e far affiorare qualche muffa perché solo così potranno davvero diventare più saporite e interessanti dando così un senso alla loro vita. 

Ed è quando gli altri apprezzano il nostro lavoro e il risultato che ci sentiamo quella grande responsabilità di ex-ducere condurre fuori, far venire fuori il meglio dai nostri formaggi, dai nostri figli. 



Dedicato ai miei figli G. e G. 


giovedì 16 febbraio 2017

Casaro all'improvviso 

Formaggio fatto in casa (Homemade cheese)

"Se un giorno vorrai insegnarmi sarò lieto di imparare" 

"If one day you want to teach me I will be happy to learn"

Fu così che iniziò a prendere "forma" la mia passione per il formaggi e il concretizzarsi della grande curiosità che stava dietro ad ogni singolo assaggio dal più fresco e morbido al più stagionato e consistente. 

Il processo caseareo inizialmente sembra semplicissimo per poi trasformarsi in un complesso ma alquanto affascinante itinerario di pazienza, accortezza, dettaglio, creatività e sapore. 

Non che avessi mai sottovalutato la professionalità e l'abilità di un casaro, anzi, ma nel conoscere il numero contenuto di ingredienti utili caglio, latte vaccino, sale per poter creare qualcosa di semplicemente sostanzioso e genuino il processo caseario risulta accessibile a tutti, purché dotati di pazienza e dedizione ovviamente. 

Bisogna anzitutto procedere ad una distinzione sulla tipologia di formaggio che si vuol creare. Una prima distinzione è quella sui tempi di stagionatura tra formaggio fresco e formaggio a breve, media o lunga stagionatura. Altre distizioni sono sul contenuto di acqua (pasta molle, semidura, dura), sul contenuto di grassi (magri, semigrassi, grassi, a doppia crema) e sulle temperature di lavorazione (pasta cruda, semicotta e cotta)

Nei passaggi di seguito andrete a creare un formaggio a pasta semidura, cotta e di breve stagionatura.

Prima di tutto andrete a procurare il latte di vacca dall'allevatore più vicino o in qualsiasi distributore di latte. Il secondo passo è quello di procurarsi un pentolone piuttosto capiente (in base al tipo di fornello opterete per una o più pentole) dove versare il latte. 

Come detto gli ingredienti oltre al latte di vacca sono il caglio che potete trovare in farmacia o nei negozi specializzati per prodotti zootecnici (un cucchiaio grande non colmo ogni 8 litri).

Portate il latte sul fuoco fino alla temperatura di 36,5 / 37 gradi (notare bene che se è fresco di mungitura esce ad una temperatura di 37 gradi quindi basterà poco tempo passato sul fuoco) e mescolate introducendo il caglio e spegnendo il fuoco. Lasciate riposare il latte e copriamolo per circa 40 minuti fino alla "cagliata" ovvero una massa uniforme molto densa dall'aspetto di un budino. 

Con un coltello dalla lunga lama o con la frangicagliata andate a tagliare a croce la cagliata e via via delicatamente pezzi sempre più piccoli fino alla forma di una noce questo per i formaggi più a lunga durata. 


Diciamo che personalmente, data la mia ancora poca esperienza, opto per questo metodo per realizzare un formaggio che può essere mangiato fino a 1 mese dalla sua realizzazione. I tentativi di lasciarlo stagionare per qualche mese hanno dato dei risultati apprezzabili ma richiedono ancora qualche accortezza, non vi persuado dal provare anche voi. 

Lasciate riposare per almeno 5 minuti in modo tale che rilasci ancora il siero e rigirate con una schiumarola la cagliata. Accendete nuovamente il fuoco e mescolate di tanto in tanto fino alla temperatura di 46 / 47 gradi. A quel punto spegnete la fiamma e aiutandovi con una fascera andate a raccogliere la cagliata scolandola dal siero e compattandola all'interno degli stampi in modo da agevolare la fuoriuscita dello stesso.

Salate la parte sopra e 10 minuti dopo girate la forma all'interno della fascera, salate leggermente la parte scoperta e successivamente andrete a rigirarle nuovamente.

La fase successiva è quella della Stufatura per asciugare più velocemente le vostre caciotte che si liberano del siero in eccesso. Procuratevi una pentola piuttosto capiente e riempite d'acqua di qualche centimetro portandola ad ebollizione; fate attenzione perché questa pentola sarà il contenitore per le vostre forme poggiate su un piedistallo (io ho optato per una fascera dal diametro grande poco meno di quello della pentola) che una volta spento il fuoco lascerete ad asciugare chiudendo il tutto con un coperchio o un'altra pentola rovesciata in modo da non perdere la condensazione. Lasciate almeno per 20/24 ore.

Tirate fuori le vostre forme e disponetele su di piano di legno. Ogni due giorni rigirare il vostro formaggio all'interno della forma, sempre coperto da un panno, fino al crearsi di una leggera muffa e del crearsi della crosta. Aggiungete ancora un pizzico di sale (dopo qualche tentativo raggiungere una soglia massima di salatura in base al vostro gusto personale).


Conservate inizialmente le forme in una cantina o se non disponete di questo spazio lasciatele in frigo, sempre coperte.

Ripeto, il mio consiglio è di consumarle entro il mese dalla data di produzione ma cercate comunque di sperimentare qualcosa  di diverso magari facendone stagionare una in un luogo asciutto e fresco o nella stessa cantina o frigo. 

È possibile agevolare la formazione della crosta con soluzione di olio di semi e poco aceto da passare sulla superficie. 

Togliete la muffa che si andrà a creare con un panno o della carta da cucina...e buon appetito!

Prendete il tutto con qualche scusante data la mia scarsa esperienza, ma ci tenevo a condividere come questa passione, giorno dopo giorno, tentativo dopo tentativo mi ha fatto capire che produrre del cibo così prelibato e semplice allo stesso tempo dia grandi soddisfazioni. 

Detto questo non mi resta che dirvi: "Sperimentate gente! Sperimentate!" 

 

Fonti di ispirazione: 

Sergio, Ugo, Elisa @farmmich e un libretto "Fare il formaggio in casa. Dal latte alla caciotta in dieci semplici mosse" https://www.amazon.it/dp/8861892051/ref=cm_sw_r_oth_apip_tFZF9MRUUKvlh

Supporto video  https://www.youtube.com/watch?v=lfA7LAZIJVg&sns=tw

Per gli strumenti non perdetevi tecnolatte.it dove troverete la frangicagliata a lira, a spino, mestoli, fascere e tanto altro..


sabato 19 marzo 2016

Torta per la #festa del #Papà

Un pensiero dolce per la festa del papà...

Cosa serve??
200 gr di farina 00
100 gr burro
200 gr zucchero
25 gr lievito per dolci
100 gr cioccolato fondente a pezzi
50 gr cacao in polvere

180° per 40 minuti

Auguri a tutti i papà!!