martedì 4 aprile 2017

La creazione del...Formaggio 

Da tutta questa storia, quella del formaggio intendo, ho capito una cosa: la costanza, la dedizione e la passione sono la chiave per un risultato finale più che soddisfacente. È un po' come con i figli, cerchi di prepararti al meglio prima, ti documenti, sfogli libri, cerchi di osservare le altre famiglie, tenti una via educativa con i nipoti o con i figli dei vicini; ed è così per il formaggio che nasce come un idea, un desidero di realizzazione ma che prima necessità di informazioni, consigli, letture, ricerche, acquisti magari un libro senza troppe pretese, ti procuri gli strumenti del "mestiere", cerchi di trovare l'ispirazione dagli insegnamenti e dai consigli di qualcuno....ma è soltanto quando realizzi finalmente l'idea di essere padre e al tempo stesso creatore di una  forma di formaggio che arriva la parte più dispendiosa, ti eri prospettato una situazione, ti eri fatto un tuo schema mentale, ti eri preparato le possibili soluzioni ad eventuali imprevisti e invece è tutto diverso, ma sicuramente più bello, più emozionante, più appagante. 

Ed è lì che inizia il vero lavoro, quello di educatore, di modellatore di quelle piccole forme che sono i figli stando attenti alle loro esigenze di spazio, ossigeno, calore e affetto con tanta dedizione, passione e costanza giorno dopo giorno facendosi trovare sempre pronti ed accorti con tanta attenzione. 

Appena usciti dal pentolone li accogliamo nelle fascere e li teniamo in un ambiente caldo a stretto contatto con le nostre mani ancora calde e gocciolanti di siero che lentamente si allontana...iniziano a prendere forma e allora le  rigiriamo e le diamo quel poco di sale che è il nostro imprinting iniziale. 

Lasciamo poi che facciano i loro primi riposini perché il viaggio è stato molto stancante e devono riposare..le accudiremo e le osserveremo cambiare nei piccoli tratti sempre con un pizzico di sale da non farle sentire sole ma protette e coccolate. Saremo lì pronti a correggere qualche piccolo difetto, se serve con interventi decisi e perché no magari ricorrendo a dei consigli altrui che ci possono aiutare. Le faremo crescere, le faremo conoscere perché le cose belle vanno condivise, le faremo maturare e concederemo loro di sbagliare e far affiorare qualche muffa perché solo così potranno davvero diventare più saporite e interessanti dando così un senso alla loro vita. 

Ed è quando gli altri apprezzano il nostro lavoro e il risultato che ci sentiamo quella grande responsabilità di ex-ducere condurre fuori, far venire fuori il meglio dai nostri formaggi, dai nostri figli. 



Dedicato ai miei figli G. e G.