È doveroso ricordare ogni anno, non solo negli anniversari la tragedia del 1963 che ha ferito profondamente queste terre splendide, è un dovere di ogni cittadino italiano tramandare la memoria di questi fatti affinché la superficialità e il non rispetto della natura e delle sue leggi naturali non porti più morte e distruzione.
Passeggiare per Casso rievoca tutta la maliconia di un tempo passato, tra le minuscole vie sembra riecheggiare il vociare degli abitanti intenti nei lavori quotidiani, i bambini che giocavano nella piazza, la musica che proveniva dal bar... sembra...
Ora è tutto immobile, fermo, solo il passo dei turisti rompe il monumentale silenzio di un paese interrotto.
La speranza è tra gli orti in ordine, coltivati, tra le impalcature delle case in restauro, tra i fiori colorati dei balconi e un bambino che gioca sulla strada salutando i visitatori.
Tutto questo ci insegna che esiste sempre un dopo, che con forza tutti si possono rialzare che questa non è una favola ma la dura e fiera realtà di un paese e di una popolazione che ha subito una ferita profonda ed inguaribile.
Passeggiare per Casso rievoca tutta la maliconia di un tempo passato, tra le minuscole vie sembra riecheggiare il vociare degli abitanti intenti nei lavori quotidiani, i bambini che giocavano nella piazza, la musica che proveniva dal bar... sembra...
Ora è tutto immobile, fermo, solo il passo dei turisti rompe il monumentale silenzio di un paese interrotto.
La speranza è tra gli orti in ordine, coltivati, tra le impalcature delle case in restauro, tra i fiori colorati dei balconi e un bambino che gioca sulla strada salutando i visitatori.
Tutto questo ci insegna che esiste sempre un dopo, che con forza tutti si possono rialzare che questa non è una favola ma la dura e fiera realtà di un paese e di una popolazione che ha subito una ferita profonda ed inguaribile.
M.E.